Il mancato rispetto della segnaletica stradale verticale, anche in assenza dell'indicazione degli estremi dell'ordinanza di apposizione, non determina l'illegittimità del verbale di contestazione dell'infrazione, in quanto l'utente della strada è comunque tenuto ad osservare la prescrizione imposta dal segnale. Tuttavia, la legittimità dell'atto amministrativo che ha disposto il divieto di sosta rimane sindacabile dal giudice ordinario ai fini della sua eventuale disapplicazione. L'utilizzo di acronimi o abbreviazioni nel verbale di contestazione non preclude la comprensione della violazione accertata, purché il luogo dell'infrazione sia comunque individuabile con chiarezza. Nell'attribuzione delle spese processuali, il giudice deve applicare il criterio della soccombenza in modo unitario, considerando l'esito complessivo della controversia, senza frazionare il giudizio sulle singole fasi del procedimento. La liquidazione degli onorari e dei diritti di avvocato, se effettuata nel rispetto dei limiti tariffari o senza apprezzabile scostamento dai parametri medi previsti, non è sindacabile in sede di legittimità, in quanto rientra nella discrezionalità del giudice di merito.