Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24835 del 1 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24835PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'istanza di applicazione di misure alternative alla detenzione carceraria, deve effettuare una ponderata valutazione discrezionale, oltre all'accertamento delle condizioni di ammissibilità, circa l'opportunità del trattamento alternativo, tenendo conto dell'esistenza di un serio processo di revisione critica del passato delinquenziale e di risocializzazione dell'interessato, nonché della concreta praticabilità del beneficio richiesto. Pertanto, il rigetto della richiesta di misura alternativa può essere legittimamente fondato sulla permanenza di elementi indicativi della pericolosità sociale del condannato, quali una precedente condanna per gravi reati, il mancato avvio di un effettivo percorso di rieducazione, l'assenza di una stabile attività lavorativa e di una idonea sistemazione abitativa, nonché l'adozione di provvedimenti restrittivi della libertà personale nell'ambito di procedimenti per reati della stessa indole. In tali ipotesi, il giudice di sorveglianza, nel motivare il diniego della misura alternativa, non è tenuto a una nuova valutazione degli elementi di fatto già posti a fondamento della decisione, essendo sufficiente il richiamo alle ragioni che hanno condotto all'emissione del provvedimento, senza che ciò possa essere censurato in sede di legittimità come vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria C. - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AS. EM. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 287/2009 TRIB. SORVEGLIANZA di BOLOGNA, del 14/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette le conclusioni del PG, Dott. SALZANO Francesco che ha chiesto il rigetto del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO

- che il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, con l'ordinanza indicata in epigrafe, rigettava l'istanza di applicazio…

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