Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45579 del 16 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45579PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione mafiosa, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la prova di un rapporto di stabile e organica compenetrazione del soggetto con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La mera esistenza di relazioni di parentela con un esponente dell'associazione non costituisce di per sé prova o indizio della appartenenza di un soggetto alla medesima. Pertanto, la semplice commissione di reati aggravati dal metodo mafioso, pur sintomatica di un atteggiamento prevaricatore volto a stabilire un clima di sopraffazione ed intimidazione al fine di agevolare il conseguimento di interessi economici da parte di un familiare ritenuto intraneo all'associazione, non è sufficiente a integrare il requisito della gravità indiziaria in ordine all'ipotizzata condotta di partecipazione al sodalizio mafioso, la cui configurabilità richiede il formarsi di una base indiziaria oggettivamente sintomatica della conclusione di un pactum sceleris fra il singolo e l'organizzazione criminale, in forza del quale il primo rimane stabilmente a disposizione della seconda per il perseguimento dello scopo sociale, con la volontà di appartenere al gruppo, mentre l'organizzazione lo riconosce ed include nella propria struttura, anche per facta concludentia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella Patrizi - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANZARO;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 174/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 10/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
sentite le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sost. Avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordin…

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