Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12869 del 5 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12869PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di misure cautelari personali, il requisito dell'attualità del pericolo previsto dall'art. 274, comma 1, lett. c), cod. proc. pen. non è equiparabile all'imminenza di specifiche opportunità di ricaduta nel delitto e richiede, invece, da parte del giudice della cautela, una valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative, alla stregua di un'analisi accurata della fattispecie concreta, che tenga conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità del soggetto e del contesto socio-ambientale e che deve essere tanto più approfondita quanto maggiore sia la distanza temporale dai fatti, ma che non deve altresì contemplare la previsione di specifiche occasioni di recidivanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/09/2021 del TRIB. LIBERTA' di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE GREGORIO EDUARDO;
lette/sentite le conclusioni del PG SENATORE VINCENZO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Il Tribunale di Venezia, pronunciando ex articolo 309 c.p.p., ha confermato il provvedimento del Gip di applicazione della misura dell…

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