Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15180 del 12 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:15180PEN

Massima

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Il delitto di falsità materiale di cui agli artt. 476 e 482 c.p. si configura quando l'agente esibisce un documento come originale, ancorché si tratti di una fotocopia, al fine di far apparire il documento come autentico. Ciò in quanto il reato non può essere integrato dalla mera esibizione di una falsa fotocopia, priva dei requisiti di forma e sostanza necessari a far apparire il documento come originale o copia conforme. Tuttavia, qualora l'agente presenti intenzionalmente il documento falsificato come originale, al fine di conseguire un ingiusto profitto o l'impunità da un reato precedentemente commesso, egli integra il delitto di falsità materiale, a prescindere dalla circostanza che il documento sia una fotocopia o un originale contraffatto. In tali ipotesi, il giudice deve valutare la condotta complessiva dell'agente, accertando se egli abbia esibito il documento falsificato come originale, indipendentemente dalla sua materiale conformazione. Pertanto, il delitto di falsità materiale sussiste non solo quando l'agente riproduce fraudolentemente un documento pubblico o privato, ma anche quando egli presenta come originale un documento falsificato, al fine di trarre in inganno il destinatario e conseguire un ingiusto profitto o l'impunità da un reato precedente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/06/2014 della Corte di Appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Potenza confermava la sentenza…

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