Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5785 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:5785SENT

Massima

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La distanza legale di 10 metri tra edifici antistanti, prevista dall'art. 9 del d.m. n. 1444/1968, costituisce una norma imperativa e inderogabile, applicabile sia ai nuovi edifici sia agli interventi di ristrutturazione edilizia che, per l'entità delle modifiche apportate al volume e alla collocazione del fabbricato, rendano l'opera realizzata oggettivamente diversa da quella preesistente. Il mancato rispetto di tale distanza legale, anche in presenza di differenze di quota tra gli edifici e indipendentemente dalla presenza di aperture finestrate, comporta l'illegittimità dell'intervento edilizio e la conseguente impossibilità di ottenere la sanatoria dello stesso, non potendo trovare applicazione in tali casi le previsioni eccezionali di ampliamento volumetrico previste dalla legge regionale. L'ordinanza di demolizione emessa ai sensi dell'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001 per opere realizzate in assenza di permesso di costruire risulta pertanto pienamente legittima, non essendo applicabile in tale ipotesi la sanzione pecuniaria alternativa di cui all'art. 34 del medesimo decreto, riservata ai soli casi di parziale difformità dal titolo abilitativo. Inoltre, per gli interventi in zona A eseguiti in assenza di permesso di costruire, non trova applicazione la procedura di interpello prevista dall'art. 37, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001, riservata ai soli casi di opere realizzate in assenza o difformità dalla SCIA.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/12/2017

N. 05785/2017 REG.PROV.COLL.

N. 03641/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3641 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
GIOVANNI RUGGIERO e GIOVANGIUSEPPE RUGGIERO, rappresentati e difesi dall’Avv. ((omissis)), con il quale sono elettivamente domiciliati presso la Segreteria di questo Tribunale;

contro

COMUNE DI GRUMO NEVANO, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con il quale è elettivamente domiciliato in Napoli al Viale Gramsci n. 23;

per l'annullamento

quanto al ricorso introduttivo:

a) della nota dirigenziale del Comune di Grumo Nevano prot. n. 5131 del 23 aprile 2015, con la quale è stato denegato il rilascio della DIA (denunc…

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