Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34742 del 26 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34742PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti non può essere automaticamente desunta dalla mera frequenza di operazioni di compravendita di droga tra le stesse persone, essendo necessario che l'attività dell'acquirente sia posta in essere avvalendosi continuativamente delle risorse dell'organizzazione, con la coscienza e volontà di farne parte e di contribuire al suo mantenimento. Pertanto, la sola circostanza che un soggetto sia debitore di ingenti somme verso il capo dell'associazione per pregresse forniture di stupefacenti non è sufficiente a integrare il paradigma oggettivo e soggettivo del reato associativo, occorrendo ulteriori elementi probatori che dimostrino la stabile adesione del medesimo all'organizzazione criminale e il suo contributo consapevole e volontario al perseguimento dei suoi scopi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ru. An. , nato a (OMESSO);

avverso la ordinanza del 14/12/2010 del Tribunale di Palermo;

visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la ordinanza in epigrafe, il Tribunale d…

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