Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26482 del 11 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26482PEN

Massima

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Il sequestro preventivo è un provvedimento cautelare reale che può essere disposto dal giudice al fine di impedire la prosecuzione o la reiterazione di un reato, in particolare di natura edilizia o ambientale. Ai fini della sua legittimità, è necessario che il giudice motivi adeguatamente in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di reato e del periculum in mora, ossia del concreto pericolo che il reato possa essere portato ad ulteriore compimento. Il provvedimento di sequestro deve essere specificamente impugnabile per violazione di legge, non essendo sufficiente la mera critica della motivazione, salvo che questa non risulti del tutto assente o meramente apparente. In caso di impugnazione, il giudice di legittimità è tenuto a verificare la correttezza dell'iter logico-giuridico seguito dal giudice di merito, senza poter sindacare aspetti marginali o meramente formali, come l'esatta indicazione delle generalità dell'indagato. L'inammissibilità del ricorso per Cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, salvo che non risulti che lo stesso abbia proposto il ricorso senza colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. ANDRONIO A. Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/12/2021 del Tribunale di Roma
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa DI NARDO Marilia, ai sensi del del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanz…

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