Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47555 del 29 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47555PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La gravità indiziaria a sostegno di una misura cautelare personale può essere desunta dalle convergenti dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, anche in assenza di ulteriori riscontri, purché le stesse siano specifiche e dettagliate, senza che rilevi una eventuale diversa valutazione di tali propalazioni ai fini della configurabilità di un'associazione di tipo mafioso. Inoltre, le intercettazioni ambientali, pur non essendo elemento essenziale ai fini della valutazione della gravità indiziaria, possono comunque costituire un ulteriore riscontro probatorio, anche laddove il loro contenuto non risulti pienamente intellegibile, purché il giudice ne fornisca una interpretazione logica e coerente con il complessivo quadro indiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2896/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 24/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto;

sentite le conclusioni del PG. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'annullamento del provvedimento.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS), per il tramite del difensore …

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