Il legittimo affidamento maturato dal titolare di concessione demaniale marittima sulla stabilità di manufatti precari realizzati e utilizzati da decenni per lo svolgimento dell'attività di balneazione, unitamente alla compatibilità di tali manufatti con le previsioni del piano particolareggiato vigente, impongono di ritenere illegittimi i provvedimenti comunali che ne ordinano la demolizione, anche in assenza di titoli edilizi e paesaggistici, ove il Comune abbia tollerato per lungo tempo la loro presenza e non abbia dato tempestiva attuazione alle previsioni del piano particolareggiato finalizzate alla riqualificazione dell'area. Ciò in quanto, in tali specifiche circostanze, la disciplina generale non può che essere dettata dal piano spiaggia o dal piano particolareggiato, i quali devono contemperare le esigenze di tutela paesaggistica con quelle di continuità delle attività economiche insediate, e il Comune non può esimersi dall'adempiere agli obblighi di pianificazione e attuazione del piano, facendo ricadere unilateralmente sui privati le conseguenze della propria inerzia.