Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione esclusiva, afferma che l'Amministrazione comunale, pur avendo legittimamente occupato un immobile di proprietà privata per la realizzazione di lavori pubblici, è tenuta a restituire il bene al legittimo proprietario qualora non abbia portato a compimento il procedimento di espropriazione, non essendosi verificata la usucapione ventennale. In tal caso, il proprietario ha diritto al pagamento dell'indennità di occupazione legittima, calcolata in misura pari a un dodicesimo del valore venale del bene per ogni anno di occupazione, nonché al risarcimento del danno per il successivo periodo di illegittima detenzione, determinato in una percentuale pari al 5% annuo del valore venale del bene. L'Amministrazione è tenuta a proporre il pagamento di tali somme agli aventi diritto entro 90 giorni dalla comunicazione della sentenza, con applicazione degli interessi legali e della rivalutazione monetaria ove dovuti. La pronuncia afferma inoltre che, in presenza di specifici atti amministrativi di approvazione del progetto e di occupazione d'urgenza, la controversia rientra nella giurisdizione esclusiva del Giudice amministrativo, il quale può conoscere anche della domanda di pagamento dell'indennità di occupazione legittima per ragioni di economia processuale e di effettività della tutela.