Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46828 del 12 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:46828PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di furto si configura quando più soggetti, pur senza aver materialmente eseguito l'azione delittuosa, abbiano consapevolmente contribuito alla realizzazione del proposito criminoso, anche solo garantendo un maggior senso di sicurezza o agevolando l'azione del concorrente. La mera connivenza o presenza passiva, invece, non integra gli estremi del concorso. Ai fini dell'aggravante della destrezza, non è sufficiente l'approfittamento di situazioni di disattenzione o momentaneo allontanamento della vittima, essendo necessaria una condotta caratterizzata da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza del detentore sulla res. L'aggravante dell'uso di mezzi fraudolenti, invece, si riferisce a condotte dotate di marcata efficienza offensiva e caratterizzate da insidiosità, astuzia e scaltrezza, volte a vanificare le difese apprestate dalla vittima. Il giudice non è tenuto a una specifica motivazione sulla mancata concessione dell'attenuante della minima partecipazione, quando abbia comunque valutato la gravità complessiva del fatto. Sono invece impregiudicate e assorbite le censure relative all'omesso giudizio di prevalenza, al mancato riconoscimento di circostanze attenuanti, nonché quelle inerenti al trattamento sanzionatorio e alla recidiva, in quanto logicamente conseguenti alla nuova valutazione demandata al giudice di rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/05/2021 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCO CANANZI;
letta la requisitoria e le conclusioni depositate dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. GIORDANO LUIGI, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibili i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appell…

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