Cassazione civile Sez. II sentenza n. 4708 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4708CIV

Massima

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Il verbale di accertamento di una violazione amministrativa, redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, gode di fede privilegiata e fa piena prova, fino a querela di falso, degli elementi attestati come avvenuti in sua presenza. Pertanto, nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa, il giudice può valutare solo le circostanze di fatto non attestate nel verbale, mentre ogni contestazione relativa all'alterazione, anche involontaria, della realtà degli accadimenti deve essere proposta mediante querela di falso. Il giudice di pace, nel decidere l'opposizione, non è vincolato a un giudizio di equità, ma deve applicare le norme di diritto, valutando la credibilità delle deposizioni testimoniali e la coerenza logica delle risultanze istruttorie, senza necessità di un'esplicita citazione delle disposizioni di legge applicate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. PETITTI Stefano - rel. Consigliere

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. DE CHIARA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

POLIZIA MUNICIPALE del COMUNE DI RAPOLANO TERME, in persona del Comandante pro tempore;

- intimati -

avverso la sentenza del Giudice di pace di Siena n. 269/06, depositata in data 23 febbraio 2006.

Udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 30 novembre 2009 dal Consigliere relatore Dott. ((omissis));

lette le conclusioni del P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LO VOI Francesco, che ha concluso per il rigetto …

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