Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36312 del 11 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:36312PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla gravità e pericolosità della condotta criminosa, dalla personalità dell'indagato e dai precedenti penali, anche quando i fatti contestati risalgano a un periodo temporale non recente, purché permangano elementi concreti ed attuali che giustifichino l'esigenza cautelare. La custodia in carcere può essere ritenuta l'unica misura idonea a garantire un sicuro e continuo controllo dell'indagato, laddove le altre misure meno afflittive risultino insufficienti a fronteggiare il pericolo di reiterazione del reato, in ragione della particolare gravità e modalità della condotta, nonché della personalità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Iz. Ge. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Palermo, in data 8 marzo 2010, in sede di riesame dell'ordinanza cautelare del g.i.p. del Tribunale di Palermo, in data 29 gennaio 2010;

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

Sentita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere dott. Franco Fiandanese;

Sentito il pubblico ministero in persona del sostituto procurator…

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