Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49361 del 22 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:49361PEN

Massima

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La confisca di beni disposta in sede di misura di prevenzione patrimoniale è soggetta a revoca solo per l'accertamento di elementi nuovi che dimostrino l'invalidità genetica del provvedimento, gravando sull'interessato l'onere di provare la legittima provenienza delle risorse utilizzate per l'acquisto dei beni confiscati. La sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e i redditi leciti dichiarati dagli acquirenti integra presunzione sufficiente della illecita provenienza delle risorse, non superata dalla mera allegazione di mutui, eredità o contributi familiari, ove non adeguatamente comprovati nella loro effettiva disponibilità e destinazione all'acquisto. La motivazione del giudice di merito che, sulla base di tali principi, escluda la sussistenza di elementi nuovi idonei a giustificare la revoca della confisca, risulta logica e coerente, non censurabile in sede di legittimità se non per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni Presidente del 26/11/2 -

Dott. BONITO Francesco M.S. rel. Consigliere SENTE -

Dott. CAPOZZI Raffaele Consigliere N. 3 -

Dott. BRICCHETTI Renato Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. BARBARISI Maurizio Consigliere N. 23858/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SE. DO. N. IL (OMESSO);

2) TU. FI. N. IL (OMESSO);

3) SE. AN. N. IL (OMESSO);

1) AGENZIA DEL DEMANIO PALERMO;

avverso il decreto n. 121/2007 CORTE APPELLO di PALERMO, del 20/02/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

lette le conclu…

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