Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22480 del 8 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:22480PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve limitarsi a verificare la logicità e la congruità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione. La motivazione, pur se sintetica, deve risultare adeguata e coerente con le acquisizioni processuali, senza che il sindacato di legittimità possa estendersi a un esame particellizzato o atomistico dei singoli atti o a una sovrapposizione argomentativa. Ai fini della valutazione del pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, il giudice può legittimamente desumere la pericolosità sociale dell'indagato non solo dal precedente specifico, ma anche dalle modalità e circostanze del fatto, in quanto tali elementi sono significativi per valutare la personalità dell'agente, in un'ottica di interpretazione adeguatrice volta a evitare ingiustificate disparità di trattamento. Il parametro della "concretezza" del pericolo, richiesto dall'art. 274 c.p.p., lett. c), non si identifica con l'attualità del rischio di commissione di nuovi reati, essendo sufficiente l'esistenza di elementi concreti, e non meramente congetturali, sulla base dei quali possa affermarsi la possibilità che l'indagato commetta reati della stessa indole, anche in considerazione dei precedenti e della gravità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. CA. MA., n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Trento in sede di riesame del 04/08/2006;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVARESE F.;

Udito il Pubblico Ministero nella persona del Dott. GIALANELLA A. che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. CARUSO F.A. che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

De. Ca. Ma. ha proposto ricorso per cassazione avver…

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