Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41634 del 6 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:41634PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per lesioni volontarie, afferma che gli aspetti del giudizio di merito relativi alla valutazione e all'apprezzamento degli elementi probatori non sono rilevanti in sede di legittimità, se non quando risulti viziato il discorso giustificativo sulla loro capacità dimostrativa. Pertanto, sono inammissibili in sede di legittimità le censure che si risolvono in una mera richiesta di rivalutazione del materiale probatorio, in quanto la sentenza impugnata ha operato una puntuale disamina dello stesso, senza incorrere in manifeste illogicità. Inoltre, la pronuncia di inammissibilità del ricorso preclude la possibilità di rilevare d'ufficio l'eventuale estinzione del reato per prescrizione intervenuta successivamente alla pronuncia in grado di appello, in quanto tale situazione comporta il mancato perfezionamento del rapporto processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. FUMO Maurizi - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 259/2012 TRIB. SEZ. DIST. di FOLIGNO, del 14/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE MARZO GIUSEPPE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito per la parte civile, l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. …

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