Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46811 del 12 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46811PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di riesame, afferma che il ricorso è inammissibile in quanto: 1) Le doglianze si limitano a ripercorrere profili inerenti al merito, già puntualmente scandagliati dai giudici del riesame con motivazione ampia e del tutto coerente sul piano della logicità argomentativa. 2) I motivi rassegnati risultano, nella sostanza, privi del requisito della specificità, in quanto i rilievi nuovamente proposti (ruolo dell'indagato; qualificazione giuridica dei fatti; sussistenza della aggravante della mafiosità; spessore e attualità delle esigenze di cautela) rievocano null'altro che tematiche già devolute ai giudici del gravame e da questi disattese, senza che il relativo sviluppo motivazionale abbia poi formato oggetto di una autonoma ed articolata critica impugnatoria. 3) La giurisprudenza di legittimità è consolidata nell'affermare che deve essere ritenuto inammissibile il ricorso per cassazione fondato su motivi che riproducono le stesse ragioni già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame, dovendosi gli stessi considerare non specifici. La mancanza di specificità del motivo deve essere apprezzata non solo per la sua genericità, intesa come indeterminatezza, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, dal momento che quest'ultima non può ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza cadere nel vizio di aspecificità che conduce all'inammissibilità dell'impugnazione. Pertanto, il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso per cassazione è inammissibile quando i motivi ivi contenuti ripropongono le medesime argomentazioni già esaminate e disattese dal giudice del gravame, senza una specifica e autonoma critica della relativa motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alber - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 493/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 20/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 20 marzo 2014, il Tribunale di Catania ha respinto la richiesta di riesame ava…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.