Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4958 del 10 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4958PEN

Massima

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Il sequestro preventivo delle quote di una società, anche se appartenenti a persona estranea al reato, è legittimo quando sussiste un nesso di strumentalità tra i beni sequestrati e il reato contestato e il vincolo cautelare è destinato ad impedire, sia pure in modo mediato e indiretto, la protrazione dell'ipotizzata attività criminosa o la commissione di altri fatti penalmente rilevanti, attraverso l'utilizzo delle strutture societarie. Ciò che rileva non è la titolarità formale del patrimonio sociale, ma la sua gestione ritenuta illecita, anche quando il reato contestato non riguardi direttamente la società il cui patrimonio è oggetto di sequestro. Il giudice può disporre il sequestro preventivo delle quote di una società sulla base di indizi di contiguità di interessi tra la società e l'indagato, nonché di elementi che facciano ritenere l'intento di quest'ultimo di aggirare le conseguenze del sequestro di altri beni, proseguendo nell'attività criminosa attraverso l'utilizzo della società stessa. In tali casi, il nesso di pertinenzialità tra la res sequestrata e il reato contestato sussiste anche quando il sequestro mira a impedire, in modo mediato e indiretto, la protrazione delle conseguenze dannose del reato, anche attraverso modalità diverse da quelle originariamente contestate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/07/2021 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO.
Uditi in udienza camerale il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso e, per il ricorrente, l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 35014 …

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