Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41628 del 10 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41628PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La divulgazione mediante la rete internet di documenti, video e messaggi che incitano all'odio verso Stati ed organizzazioni non islamiche e istigano alla commissione di atti di violenza per destabilizzare l'ordine costituzionale dei Paesi occidentali, anche se non espressamente riferiti a specifiche organizzazioni terroristiche, integra il delitto di apologia di reato di cui all'art. 414 c.p., comma 3, quando, per il loro contenuto intrinseco, la condizione personale dell'autore e le circostanze di fatto in cui si esplicano, siano idonei a determinare il concreto rischio della commissione di altri reati lesivi di interessi omologhi a quelli offesi dal crimine esaltato, anche di natura terroristica. Ciò si verifica quando i messaggi divulgati, pur senza l'utilizzo di espressioni esplicite riferite a organizzazioni terroristiche, contengano testi, immagini e simboli che esaltano la realizzazione di un modello ideale di società basato sulla violenza e sull'eliminazione dei "miscredenti", incitando all'adesione e al sostegno di tali finalità, anche attraverso condotte prodromiche e predisponenti volte a garantire l'efficacia persuasiva e la diffusione capillare dei contenuti apologetici, senza che rilevi la mancata prova di un effettivo reclutamento di nuovi adepti. La sussistenza della circostanza aggravante della finalità di terrorismo può essere desunta dal complessivo contesto in cui si inseriscono tali condotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI Enrico Giusep - Presidente

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/03/2018 della CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MONICA BONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PICARDI ANTONIETTA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza emessa in data 14 novembre …

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