Consiglio di Stato sentenza breve n. 6195 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:6195SENB

Massima

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La notifica regolare delle cartelle di pagamento costituisce condizione di legittimità dell'intimazione di pagamento emessa ai sensi dell'art. 50, comma 2, del d.P.R. n. 602/1973. Pertanto, l'intimazione di pagamento è nulla qualora non sia provata l'avvenuta notifica delle relative cartelle di pagamento, in quanto tale notifica rappresenta un presupposto essenziale per la sua validità. L'onere della prova della notifica delle cartelle di pagamento grava sull'amministrazione procedente, la quale deve fornire idonea documentazione a supporto della regolarità della notifica. In mancanza di tale prova, l'intimazione di pagamento deve essere annullata, indipendentemente dalla fondatezza della pretesa creditoria sottostante. Ciò in ragione del principio di legalità che impone il rispetto delle formalità procedimentali previste dalla legge per l'adozione di atti amministrativi incidenti sulla sfera giuridica del destinatario. La regolarità della notifica delle cartelle di pagamento costituisce, dunque, un requisito di legittimità dell'intimazione di pagamento, la cui mancanza determina l'annullamento di quest'ultima, a prescindere dalla fondatezza della pretesa creditoria. Tale principio trova applicazione anche nell'ambito di controversie aventi ad oggetto prelievi supplementari sulle consegne di latte (cd. "quote latte"), in relazione alle quali l'amministrazione è tenuta a dimostrare l'avvenuta notifica delle relative cartelle di pagamento prima di procedere all'emissione dell'intimazione di pagamento. Pertanto, l'intimazione di pagamento è illegittima ove non sia provata la notifica delle cartelle di pagamento, a prescindere dalla fondatezza della pretesa creditoria sottostante.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/06/2023

N. 06195/2023REG.PROV.COLL.

N. 04506/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 4506 del 2023, proposto da
Agea - Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, Ader - Agenzia delle Entrate Riscossione, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Michele Masutti e Alessandro S.S., rappresentata e difesa dall'avvocato Cesare Tapparo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Udine, via Mercatovecchio, 28;

nei confronti

Regione Friuli V…

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