Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44850 del 9 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44850PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato, può legittimamente fondare il proprio convincimento sulla credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, purché tali dichiarazioni siano adeguatamente motivate e trovino riscontro nelle altre risultanze probatorie acquisite nel processo. Il giudice, infatti, gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, la quale non può essere sindacata in sede di legittimità se non in presenza di vizi logici o manifesta illogicità della motivazione. Pertanto, la Corte di Cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima non risulti priva di adeguata giustificazione o frutto di un apprezzamento abnorme e irrazionale del compendio probatorio. In tali ipotesi, la sentenza impugnata può essere annullata per violazione di legge o vizio della motivazione. Tuttavia, ove la motivazione della decisione di merito risulti congrua e logicamente coerente, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile, non potendosi in tale sede procedere a una nuova valutazione del merito della controversia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano del 3 marzo 2014;
udita la relazione del consigliere dr. Paolo Antonio BRUNO;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
sentito, altresi', l'avv. (OMISSIS), difensore d'ufficio, che si e' riportato al ricorso, chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.