Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 277 del 2015

ECLI:IT:TARPE:2015:277SENT

Massima

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Il permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 può essere legittimamente negato quando l'intervento edilizio abusivo, consistente nella chiusura di un sottoscala con realizzazione di un piccolo servizio igienico, comporta un aumento della superficie utile e della volumetria del fabbricato, in violazione delle prescrizioni dello strumento urbanistico vigente. Ciò in quanto il sottoscala, pur essendo chiuso su tre lati e quindi non computato ai fini della determinazione del volume, una volta tamponato sul quarto lato e destinato a finalità residenziali, perde la sua natura di volume tecnico e determina un incremento della cubatura complessiva dell'edificio, superando il limite massimo previsto per la zona omogenea di riferimento. Il diniego di sanatoria risulta pertanto legittimo, non essendo sufficiente a giustificare il rilascio del titolo edilizio in sanatoria il mero fatto che l'altezza media interna del vano sia inferiore a mt. 2,40 o che il distacco minimo tra fabbricati con pareti finestrate sia inferiore a m. 10,00, atteso che tali ulteriori profili di illegittimità edilizia sono assorbiti dal primo e più rilevante motivo ostativo rappresentato dall'aumento della volumetria. L'ordine di demolizione conseguente all'accertamento dell'abuso, inoltre, non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di un atto dovuto e vincolato, tipizzato dal legislatore, che si ricollega all'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche di cui gli interessati erano già a conoscenza.

Sentenza completa

N. 00229/2014
REG.RIC.

N. 00277/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00229/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 229 del 2014, proposto da:
Daniela Palmitesta e Michela Palmitesta, rappresentate e difese dall'avv. Paola Santone, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo Tribunale, in Pescara, Via Lo Feudo 1;

contro

Comune di Canosa Sannita, rappresentato e difeso dall'avv. Pierluigi Maria Tenaglia, con domicilio eletto presso il proprio difensore in Pescara, c.so V.Emanuele, 147;

per l'annullamento

del provvedimento 22 aprile 2014, n. 944, con il quale il Responsabile del settore tecnico del Comune di Canosa Sannita ha negato il permesso di cost…

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