Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22399 del 29 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22399PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura quando il soggetto si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. A tal fine, non è necessaria la prova di uno "status" di appartenenza formale, essendo sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare una qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, anche sulla base di indizi di diversa natura, come intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e parziali ammissioni dell'imputato. In sede cautelare, il giudice deve valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in termini di ragionevole e alta probabilità di responsabilità, senza dover raggiungere il livello di certezza richiesto per il giudizio di merito. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere effettiva, non manifestamente illogica e internamente coerente, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che gli atti del processo richiamati dal ricorrente siano autonomamente dotati di una forza esplicativa o dimostrativa tale da disarticolare l'intero ragionamento svolto dal giudice a quo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5034/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCHI Giacomo;

sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Napoli, con ordinanza del 3/7/2013, provvedendo sulla richiesta di riesame proposta dal difensore di (OMISSIS) avverso l'ordinanza del…

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