Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44394 del 3 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44394PEN

Massima

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Il motivo futile, quale aggravante ai sensi dell'art. 61 n. 1 c.p., ricorre quando la determinazione criminosa trova origine in uno stimolo tanto lieve quanto sproporzionato rispetto all'azione delittuosa, configurandosi più come un pretesto che una causa scatenante, tale da suscitare un senso di riprovazione nella generalità delle persone. L'applicazione di tale aggravante è pertanto legittima quando l'imputato abbia posto in essere una ingiustificata aggressione, in modo sproporzionato rispetto al preteso movente, nei confronti di soggetti intervenuti legittimamente in difesa di una persona in stato di inferiorità. La mancata concessione delle attenuanti generiche, adeguatamente motivata dal giudice in relazione alla gravità del fatto e al comportamento dell'imputato, ai sensi dell'art. 133 c.p., non è censurabile in sede di legittimità, in quanto manifestamente infondata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 72/2014 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 14/05/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;
Uditoli Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza in data 14.5.14 la Corte di Appello di Napoli pronunziava la riforma della sente…

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