Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38373 del 1 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38373PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della prova testimoniale, in particolare della credibilità e attendibilità dei testi, rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, se non in presenza di vizi logici o contraddittori nella motivazione. Il giudice di merito può ritenere attendibile la testimonianza indiretta (c.d. "de relato"), anche in assenza di riscontri diretti, purché la valutazione sia improntata a speciale cautela e adeguatamente motivata, in quanto l'articolo 195 c.p.p. non prevede alcuna gerarchia tra le diverse fonti dichiarative e il principio del libero convincimento del giudice gli attribuisce la scelta critica e motivata della versione dei fatti da privilegiare. Pertanto, il giudizio sulla rilevanza e attendibilità delle fonti di prova, costituendo un apprezzamento di fatto, è devoluto in via esclusiva ai giudici di merito e la Corte di Cassazione non può sindacare tale valutazione, se non in presenza di vizi logici o contraddittori nella motivazione. Inoltre, le censure che implicano una diversa valutazione del materiale probatorio, finalizzate a sollecitare una ricostruzione del fatto alternativa a quella operata dal giudice di merito, sono inammissibili in sede di legittimità, in quanto estranee al controllo di legittimità della Corte Suprema.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2015 della CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANDREA FIDANZIA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto, ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza emessa in data 27 ottobre 2015 la Corte d'Appello di Palermo ha conferm…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.