Consiglio di Stato sentenza n. 8041 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:8041SENT

Massima

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La reiterazione di un vincolo urbanistico preordinato all'espropriazione, disposta dalla pubblica amministrazione, deve essere adeguatamente motivata in relazione alla perdurante attualità della previsione del piano regolatore generale e alla necessità di fronteggiare l'imminente scadenza del vincolo stesso, nonché prevedere il relativo indennizzo a favore del proprietario del bene gravato, con criteri e parametri certi di valutazione. In mancanza di tali requisiti, il provvedimento di reiterazione del vincolo è illegittimo. La pubblica amministrazione, nel reiterare vincoli urbanistici preordinati all'espropriazione, è tenuta a motivare adeguatamente in ordine alla perdurante attualità della previsione del piano regolatore generale e alla necessità di fronteggiare l'imminente scadenza del vincolo, nonché a prevedere il relativo indennizzo a favore del proprietario del bene gravato, con criteri e parametri certi di valutazione. In difetto di tali presupposti, il provvedimento di reiterazione del vincolo è illegittimo. La reiterazione di un vincolo urbanistico preordinato all'espropriazione, disposta dalla pubblica amministrazione, deve essere adeguatamente motivata in relazione alla perdurante attualità della previsione del piano regolatore generale e alla necessità di fronteggiare l'imminente scadenza del vincolo stesso. Inoltre, la pubblica amministrazione è tenuta a prevedere il relativo indennizzo a favore del proprietario del bene gravato, con criteri e parametri certi di valutazione. In mancanza di tali requisiti, il provvedimento di reiterazione del vincolo è illegittimo. La reiterazione di un vincolo urbanistico preordinato all'espropriazione, disposta dalla pubblica amministrazione, è legittima solo se adeguatamente motivata in relazione alla perdurante attualità della previsione del piano regolatore generale e alla necessità di fronteggiare l'imminente scadenza del vincolo stesso. Inoltre, la pubblica amministrazione deve prevedere il relativo indennizzo a favore del proprietario del bene gravato, con criteri e parametri certi di valutazione. In difetto di tali presupposti, il provvedimento di reiterazione del vincolo è illegittimo. La reiterazione di un vincolo urbanistico preordinato all'espropriazione, disposta dalla pubblica amministrazione, è legittima solo se adeguatamente motivata in relazione alla perdurante attualità della previsione del piano regolatore generale e alla necessità di fronteggiare l'imminente scadenza del vincolo stesso. Inoltre, la pubblica amministrazione è tenuta a prevedere il relativo indennizzo a favore del proprietario del bene gravato, con criteri e parametri certi di valutazione. In mancanza di tali requisiti, il provvedimento di reiterazione del vincolo è illegittimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la seguente

DECISIONE

Sul ricorso in appello RGN 10903 del 1999 proposto da Pi.Sa., rappresentato e difeso dall'avv.to Gi.Le. ed elettivamente domiciliato presso lo studio dello stesso, in Ro., via Pr.Cl., n. (...),

contro

Il Comune di Po.D'ar., non costituito;

per l'annullamento

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania-Napoli, sezione I, 21 aprile 1999 n. 1088;

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Vista la memoria prodotta dalla parte appellata a sostegno delle sue difese;

Visti gli atti tutti della causa;

Relatore, alla pubblica udienza del 28 novembre 2006, il ((omissis));

Udito, l'avv. Zu. su delega dell'avv. Le.;

Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue…

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