Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35155 del 18 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35155PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 600-ter, comma 1, c.p. (produzione di materiale pedopornografico) si configura quando il produttore del materiale sia persona diversa dal minore raffigurato, in quanto, nella diversa ipotesi in cui sia quest'ultimo - di propria iniziativa e senza intervento di altri - a realizzare il materiale, difetta l'elemento costitutivo dell'utilizzo del minore da parte di un soggetto terzo. Tuttavia, se il materiale pornografico risulta realizzato dal minore a causa della minaccia di divulgazione di altro materiale del minore già in possesso del soggetto richiedente, si configura il reato di cui all'art. 600-ter c.p. e non quello di cui all'art. 600-quater c.p. (detenzione di materiale pornografico), poiché il minore non compie l'atto di sua libera volontà. Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 600-ter c.p., comma 1, è inoltre necessario che la condotta si inserisca in un contesto di organizzazione almeno embrionale e di destinazione, anche potenziale, del materiale pornografico alla successiva fruizione da parte di terzi, essendo sufficiente un pericolo concreto di diffusione. La sentenza di condanna deve essere adeguatamente motivata, senza vizi di manifesta illogicità o contraddizioni, in relazione a tali elementi costitutivi del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/10/2015 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. LUIGI CUOMO che ha concluso per: "Inammissibilita' del ricorso";
sentito il difensore dell'imputato Avv. (OMISSIS): "Accoglimento del ricorso".
RITENUTO IN FATT…

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