Il diniego di rinnovo della licenza di accesso a un impianto di distribuzione carburanti ubicato su strada statale extraurbana secondaria di tipo C, motivato dall'assenza di corsie di accelerazione e decelerazione necessarie a garantire la sicurezza della circolazione stradale, è legittimo e non costituisce una revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività, rientrando nei poteri di controllo e regolamentazione degli accessi attribuiti all'ente proprietario della strada dalla normativa vigente, in particolare dal Codice della Strada. Tale interesse pubblico alla sicurezza stradale prevale sul privato interesse economico al mantenimento dell'impianto, anche in considerazione del fatto che la licenza di accesso non può avere durata superiore ai 29 anni, a norma dell'art. 27, comma 5, del Codice della Strada, superando così il precedente regime di durata indeterminata. Il provvedimento di diniego, adeguatamente motivato in relazione alla specifica situazione di fatto, non viola i principi di partecipazione procedimentale, essendo sufficiente la comunicazione del preavviso di rigetto, anche in assenza di osservazioni da parte dell'interessato, in applicazione del principio di economicità e speditezza dell'azione amministrativa. L'ordine di ripristino dello stato dei luoghi consegue direttamente al diniego di rinnovo della licenza di accesso.