Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25832 del 25 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25832PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Le dichiarazioni accusatorie rese dalla persona offesa, anche se costituita parte civile, sono utilizzabili in sede penale ai fini dell'accertamento della responsabilità dell'imputato, in quanto il processo penale risponde all'interesse pubblicistico di accertare la verità, senza essere condizionato dagli interessi privatistici connessi al risarcimento del danno. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente fondare la propria decisione di condanna sulle dichiarazioni della persona offesa, valutandone l'attendibilità complessivamente in relazione agli altri elementi di prova acquisiti, anche laddove la stessa abbia assunto la veste di parte civile. Ciò in quanto l'interesse pubblico all'accertamento della verità e della responsabilità penale prevale sull'interesse privato al risarcimento del danno, senza che la costituzione di parte civile possa limitare i poteri istruttori e valutativi del giudice penale. Inoltre, il giudice di merito può legittimamente disattendere eventuali testimonianze di discolpa, ritenendole non credibili in ragione della genericità o ampiezza temporale delle circostanze addotte a giustificazione dell'imputato, ove le stesse risultino prive di riscontri probatori specifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AN. GI., N. IL (OMESSO);

2) FR. GI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 12/11/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIGLIETTA Gianfranco, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il …

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