Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28974 del 9 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:28974PEN

Massima

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Il giudice, nell'esaminare l'istanza di revoca o sostituzione di una misura cautelare personale già confermata in sede di riesame, non ha l'obbligo di procedere all'interrogatorio dell'indagato ai sensi dell'art. 299, comma 3-ter, c.p.p. anche in presenza di elementi nuovi o diversi rispetto a quelli già valutati, in quanto permane in capo al giudice il potere di escludere motivatamente la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di tale norma processuale. Ciò in ragione del fatto che, una volta esperiti i mezzi di impugnazione volti alla completa rivisitazione dell'originario quadro cautelare, i doveri motivazionali del giudice in sede di valutazione di una successiva istanza di revoca si affievoliscono, essendo sufficiente che il giudice escluda motivatamente l'intervento di fatti nuovi atti a modificare l'originario asse indiziario. Pertanto, il giudice può legittimamente rigettare l'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare senza procedere all'interrogatorio dell'indagato, qualora ritenga che non siano emersi elementi tali da incidere sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari già accertate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. SGADARI G. - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/02/2017 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Catanzaro rigettava l'appello del ricorrente avverso l'ord…

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