Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 13498 del 30 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13498PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. sussiste quando vi sia la realizzazione di un accordo criminoso tendenzialmente permanente o comunque stabile tra i partecipi, finalizzato al compimento di una serie indeterminata di delitti. Tale accordo deve essere sorretto da una struttura organizzativa idonea a realizzare gli obiettivi criminosi prefissati, con la consapevolezza e volontà di ciascun partecipe di aderire attivamente al programma delinquenziale. La prova dell'esistenza dell'associazione può desumersi in modo indiziario dalla commissione dei reati-fine in modo conforme al piano criminoso, dalla disponibilità di strumenti e luoghi idonei alla realizzazione dei delitti, nonché dalla condivisione di un medesimo modus operandi. Il dolo del delitto associativo è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare stabilmente all'attività criminosa, a prescindere dalla realizzazione di singoli reati-fine, la cui commissione costituisce tuttavia un elemento fortemente indiziante dell'adesione all'associazione. Nell'ipotesi in cui il reato associativo concorra con altri reati-fine, la pena per il delitto di cui all'art. 416 c.p. deve essere determinata in via prioritaria rispetto agli altri reati, in applicazione del principio di cui all'art. 81 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - rel. Consigliere

Dott. TANGA Antonio Leonardo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/07/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RANALDI ALESSANDRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DE MASELLIS MARIELLA che ha concluso c…

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