Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39510 del 22 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39510PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso un provvedimento cautelare, è tenuto a verificare la logicità e la ragionevolezza della motivazione adottata dal giudice del merito, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni probatorie compiute, salvo che non emergano vizi logici o manifeste illogicità. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile qualora il ricorrente si limiti a riproporre argomentazioni già esaminate e disattese dal giudice del riesame, senza addurre nuovi elementi in grado di inficiare la motivazione adottata, la quale risulti ancorata ai dati processuali e immune da vizi logici. In tali casi, la declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma a titolo di sanzione pecuniaria, in ragione della colpa del ricorrente nell'aver proposto un'impugnazione manifestamente infondata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - est. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Tr. Ca. ;

avverso l'ordinanza pronunciata dal Tribunale per il riesame dell'Aquila che, in data 21 aprile 2008, aveva rigettato l'appello avverso l'ordinanza che aveva rigettato la richiesta di revoca della misura degli arresti domiciliari adottata nei confronti di Tr. Ca. ;

visti gli atti, la ordinanza impugnata ed il ricorso;

udita, all'udienza in camera di consiglio in data 4 giugno 2008, …

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