L'area privata gravata da servitù di pubblico passaggio è assoggettata alle medesime regole previste per l'occupazione di beni pubblici, essendo sottoposta alla disciplina del relativo canone e alla normativa sanzionatoria contenuta negli articoli 20 del d.lgs. n. 285 del 1992 "Occupazione di sede stradale" e 3, comma 16, l. n. 94 del 2009. Pertanto, l'occupazione di tale area senza la prescritta concessione o, comunque, scaduta e non rinnovata, configura un'ipotesi di occupazione abusiva sanzionabile, non rilevando che si tratti di mero mancato rinnovo nei termini della concessione, in quanto la normativa ricomprende espressamente anche tali fattispecie nel perimetro dell'"occupazioni abusiva". Inoltre, la proroga al 30 settembre 2022 delle autorizzazioni concernenti l'utilizzazione del suolo pubblico disposta dall'art. 10 ter del D.L. n. 21 del 12 marzo 2022 non trova applicazione nella fattispecie in esame, in quanto tale disposizione riguardava esclusivamente le autorizzazioni concesse ai sensi dell'art. 9 ter commi 4 e 5 del d.l. 28 ottobre 2020, n. 137, tra le quali non è riconducibile la concessione di cui si discute, e subordinava inoltre detta proroga all'avvenuto pagamento del canone, che la ricorrente non ha corrisposto.