Il reato di rissa aggravata si configura quando più soggetti, in concorso tra loro, si affrontano con violenza, cagionando lesioni personali, anche mediante l'utilizzo di oggetti chiaramente idonei a offendere la persona, come un bastone di legno, che, in base alle circostanze di tempo e luogo, è assimilabile alle "armi" ai sensi dell'art. 585, comma 2, n. 2, c.p. Il giudice di merito, nel valutare la prova testimoniale, può ritenere provata la responsabilità dell'imputato, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, salvo che non emerga in modo oggettivo e incontrovertibile un travisamento della prova, tale da risultare ictu oculi dalla motivazione. Il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre la tesi difensiva già disattesa in sede di merito, senza indicare specificamente gli atti processuali che dimostrerebbero l'erroneità della valutazione probatoria operata dai giudici di appello, è inammissibile.