Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35616 del 5 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35616PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il mancato rispetto delle prescrizioni inerenti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, imposta con decreto dall'autorità giudiziaria, integra il reato di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159 del 2011, anche qualora le violazioni non riguardino direttamente l'obbligo di soggiorno, purché siano riferibili alle prescrizioni generiche contenute nel provvedimento. Tuttavia, la violazione del divieto di associarsi abitualmente a persone pregiudicate o sottoposte a misure di prevenzione, prevista dal medesimo art. 75, comma 2, richiede la prova di una pluralità di contatti e frequentazioni con soggetti pregiudicati, caratterizzati da un nesso di abitualità, non essendo sufficiente un singolo episodio. Pertanto, in assenza di tale requisito di abitualità, la condotta non integra il reato contestato, dovendosi escludere la sua configurabilità. Ciò comporta la necessità di una rideterminazione della pena complessiva, eliminando la quota parte relativa alla violazione del divieto di associazione con pregiudicati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/07/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa LIUNI TERESA;
udito il Procuratore Generale, Dott.ssa ZACCO FRANCA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio limitatamente alla violazione di cui al capo B) e l'inammissibilita' nel resto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 2/7/2018 la Corte di appel…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.