Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15466 del 14 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:15466PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato paesaggistico di cui all'art. 181, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 42/2004 si configura ogni qualvolta venga realizzata un'opera edilizia in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica, a prescindere dal fatto che l'autorità competente abbia eventualmente rilasciato altri provvedimenti abilitativi di natura urbanistica. L'autorizzazione paesaggistica, infatti, costituisce un provvedimento autonomo e distinto rispetto a quelli urbanistici, essendo finalizzata alla tutela del paesaggio quale bene costituzionalmente protetto sotto il profilo estetico, culturale ed economico. Pertanto, la mancanza di tale autorizzazione integra il reato paesaggistico, a nulla rilevando che l'opera sia stata realizzata nell'ambito di un piano di lottizzazione approvato dall'autorità competente. Il giudice penale, in caso di accertata violazione della normativa paesaggistica, può legittimamente disporre i provvedimenti sanzionatori di rimessione in pristino dello stato dei luoghi, a prescindere dall'eventuale successiva autorizzazione rilasciata in sede amministrativa. Lo stato di necessità abitativa non può essere invocato a giustificazione della realizzazione di opere edilizie abusive di rilevanti dimensioni e caratteristiche, eccedenti il mero soddisfacimento delle imprescindibili esigenze abitative dell'imputato. La prescrizione del reato paesaggistico, pur maturata successivamente alla pronuncia della sentenza impugnata, non può essere rilevata in sede di legittimità, in quanto l'inammissibilità del ricorso impedisce la costituzione di un valido rapporto processuale, precludendo la possibilità di dichiarare le cause di non punibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16-03-2015 della Corte di appello di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DI NICOLA Vito;
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazio…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.