Il provvedimento amministrativo che limita la circolazione veicolare in una determinata zona cittadina, adottato dal Sindaco in attuazione di un Piano di azione comunale per il miglioramento della qualità dell'aria, deve essere preceduto da un'adeguata istruttoria e da una congrua motivazione che dia conto della sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto, nonché della coerenza con la pianificazione regionale in materia. Tali provvedimenti, inoltre, devono essere oggetto di un costante monitoraggio e di un eventuale aggiornamento, al fine di adeguarli all'evoluzione della situazione e di contemperare le esigenze di tutela ambientale con quelle degli operatori economici insediati nell'area interessata dalle limitazioni. Il mancato rispetto di tali presupposti e modalità procedimentali comporta l'illegittimità del provvedimento, che può essere impugnato dagli interessati entro i termini di legge; tuttavia, l'impugnazione del provvedimento originario diviene inammissibile qualora lo stesso sia stato successivamente sostituito da un nuovo atto, anche parzialmente modificativo, adottato all'esito di una rinnovata istruttoria.