Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51263 del 10 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51263PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione, richiede la sussistenza di due requisiti essenziali: la veridicità dei fatti oggetto di critica e la continenza dell'espressione utilizzata. Il giudice, nel valutare l'applicabilità dell'esimente di cui all'art. 51 c.p., deve pertanto accertare previamente la corrispondenza alla verità dei fatti posti a fondamento della critica, non potendo limitarsi alla sola valutazione della forma espressiva adoperata. L'omesso apprezzamento della veridicità dei fatti, unitamente alla carenza di motivazione su tale aspetto, integra un vizio di legittimità della decisione che ne impone l'annullamento con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4451/2013 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di CAGLIARI, del 16/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI Maria Giuseppina che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per la p.c. ricorrente che chiede l'accoglimento del ricorso.

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