Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44952 del 2 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44952PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel confermare la condanna di due imputati per il reato di minaccia aggravata in concorso, afferma che la responsabilità penale può essere validamente accertata sulla base delle dichiarazioni della parte offesa, detenuta in carcere con gli imputati, qualora tali dichiarazioni siano adeguatamente motivate e sorrette da elementi di riscontro, anche in assenza di prove dirette o di episodi di violenza concretamente verificati. In particolare, la credibilità della parte offesa non viene meno per la presenza di lievi contraddizioni nel suo racconto, se queste riguardano aspetti marginali e non inficiano la ricostruzione essenziale dei fatti, né per la mancata dimostrazione di specifici episodi di violenza, quando risulti comunque provata la concreta minaccia subita. Pertanto, il giudice di merito può fondare la condanna sull'attendibilità della vittima, debitamente motivata, anche in assenza di riscontri esterni diretti, purché la narrazione sia complessivamente coerente e non emerga alcun elemento che possa far dubitare della veridicità della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCALERA Vito - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefa - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) QU. FR. N. IL (OMESSO);

2) MA. VI. DO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1331/2006 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO, del 25/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

udito il P.G. in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

FATTO E DIRITTO

Qu. Fr. e Ma. Do. ricorrono avverso la sente…

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