Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1786 del 15 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:1786PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, riconosciuto all'imputato affetto da una patologia cronica, è compatibile con il dolo generico e non esclude la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, purché le modalità della condotta criminosa siano tali da giustificare il diniego delle circostanze attenuanti generiche. Pertanto, la diminuente del vizio parziale di mente non comporta necessariamente l'esclusione o la diminuzione dell'elemento psicologico del reato, essendo possibile che l'imputato, pur affetto da una patologia che ha parzialmente scemato la sua capacità di intendere e di volere, abbia agito con coscienza e volontà di cagionare l'evento lesivo. In tali casi, la valutazione dell'elemento soggettivo del reato deve essere effettuata sulla base delle concrete modalità della condotta, senza che sia necessaria una specifica e dettagliata motivazione in ordine a tale profilo, qualora il giudice abbia adeguatamente motivato in merito al riconoscimento della diminuente del vizio parziale di mente. Inoltre, la mancata rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, nonostante la richiesta della difesa, non costituisce vizio di motivazione censurabile in cassazione, ove la decisione del giudice di merito risulti sorretta da una motivazione logica e coerente, che dia conto dell'inutilità di tale attività istruttoria alla luce di precedenti accertamenti peritali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere Rel.

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ge.Ri. nato a M il (Omissis)
avverso la sentenza del 01/02/2023 della CORTE APPELLO di MESSINA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ((omissis)) che ha concluso chiedendo
udito il difensore
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Messina confermava la sentenza con cui il tribunale di Messina, in data 7.4.2022, aveva condannato Ge.Ri. alla pena rit…

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