Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37327 del 14 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:37327PEN

Massima

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La condotta di chi, pur senza essere organicamente inserito in un'associazione mafiosa, offra un contributo al perseguimento dei suoi fini, può essere qualificata dalla circostanza aggravante di cui alla Legge n. 203 del 1991, articolo 7, quando tale condotta risulti assistita, in base a idonei dati indiziari o sintomatici, da una cosciente ed univoca finalizzazione agevolatrice del gruppo criminale. Ai fini dell'applicazione di tale aggravante non è necessaria la dimostrazione dell'adesione dell'agente a un sodalizio criminoso qualificabile come di natura mafiosa, essendo sufficiente che la sua condotta sia caratterizzata da una cosciente e finalizzata volontà di agevolare il perseguimento degli scopi del gruppo criminale di riferimento. Inoltre, la sussistenza delle esigenze cautelari che giustificano l'applicazione della misura della custodia in carcere può essere desunta dalla gravità intrinseca dei fatti criminosi e dalla pericolosità sociale dell'indagato, emergenti dal compendio indiziario acquisito, anche in assenza di un organico inserimento dell'indagato in una struttura associativa di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AB. Br. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 21/10/2010 dal Tribunale di Catanzaro ai sensi dell'articolo 310 c.p.p.;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

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