Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5711 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5711SENT

Massima

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Il potere di autotutela decisoria della pubblica amministrazione, pur essendo volto al ripristino della legalità, non si esaurisce in tale finalità, configurandosi come una potestà discrezionale che deve contemperare l'interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione dell'atto illegittimo con gli interessi privati consolidatisi nel tempo in virtù del provvedimento impugnato. L'esercizio di tale potere richiede pertanto la sussistenza di un vizio dell'atto da rimuovere, l'esistenza di un interesse pubblico prevalente rispetto a quello dei privati e la valutazione del tempo trascorso dalla determinazione viziata, in modo da evitare che l'annullamento d'ufficio leda ingiustificatamente posizioni giuridiche qualificate e consolidate. In particolare, qualora l'Amministrazione abbia accertato che le opere edilizie oggetto di condono edilizio risultano essere state realizzate in epoca successiva al termine inderogabilmente fissato dalla legge per l'ammissibilità al condono, essa può legittimamente avviare il procedimento di annullamento dei relativi permessi di costruire, non potendo in tal caso ritenersi maturato alcun affidamento qualificato in capo al privato. Inoltre, ove le opere in questione risultino non più pertinenziali ad un edificio principale esistente a causa dell'annullamento di un precedente permesso di costruire, l'Amministrazione può procedere all'annullamento anche di ulteriori permessi di costruire rilasciati per opere accessorie, in quanto non più compatibili con la destinazione urbanistica dell'area. In tali ipotesi, l'Amministrazione è tenuta a dare adeguata motivazione in ordine agli elementi istruttori e documentali posti a fondamento dei provvedimenti di annullamento, senza che il privato possa utilmente invocare mere asserzioni prive di riscontri probatori.

Sentenza completa

N. 01791/2013
REG.RIC.

N. 05711/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01791/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1791 del 2013 proposto dai Sigg. D’Ambrosio Antonio Luciano e Romano Italia Emilia, rappresentati e difesi dagli avv.ti Umberto Mancuso e Vincenzo Prisco ed elettivamente domiciliati presso lo studio dell’avv. Gaetano D’Ambrosi in Napoli, via F. Crispi n.51;

contro

Comune di Nola in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Maurizio Renzulli ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. Valerio Barone in Napoli, Piazza Sannazzaro n.71;

per l'annullamento

della Determina dirigenziale del Comune di Nola n.3 dell’11/1/2013 di annullamento del Permesso di costr…

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