Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21630 del 25 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21630PEN

Massima

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Il reato di frode informatica ex art. 640-ter c.p. è configurabile quando gli imputati, in qualità di titolari di società e tecnici addetti, predispongono un sistema telematico fraudolento che altera il funzionamento degli apparecchi da intrattenimento, consentendo la trasmissione all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di importi di giocate inferiori rispetto a quelli reali, procurandosi così un ingiusto profitto pari all'imposta non versata. Tale condotta, diversa dal mero omesso collegamento degli apparecchi alla rete telematica sanzionato in via amministrativa ai sensi dell'art. 110 TULPS, integra gli estremi del reato di frode informatica, non essendo applicabile il principio di specialità in favore della sanzione amministrativa. La graduazione della pena, anche in relazione alle circostanze attenuanti ed aggravanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione non è sindacabile in sede di legittimità se sorretta da congrua e logica motivazione, senza che rilevi la mera diversità di trattamento sanzionatorio tra i concorrenti nel reato. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione è precluso ad una nuova valutazione del compendio probatorio, essendo limitato alla verifica della correttezza giuridica e della logicità della motivazione adottata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2130/14 in data 8/7/2014 della Corte di Appello di Ancona

visti gli atti, la sentenza e i ricorsi

udita la relazione svolta dal consigliere dr. Marco Maria ALMA;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso del (OMISSIS) e la declaratoria di inammissibilita' del ricorso dell…

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