Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21868 del 22 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21868PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di invasione di edifici di cui all'art. 633 c.p. si configura quando l'agente si introduce arbitrariamente e contra ius in un immobile altrui, senza averne il diritto di accesso, realizzando una condotta di occupazione abusiva che, se protratta nel tempo, assume natura permanente e cessa solo con l'allontanamento dal bene o con la sentenza di condanna. La finalità per la quale viene posta in essere l'occupazione abusiva è irrilevante ai fini della sussistenza del reato, così come lo è l'eventuale prova della trasmissione del bene per via ereditaria, atteso che l'elemento soggettivo del reato si realizza con la coscienza e volontà di introdursi arbitrariamente nell'immobile. La pena irrogata, se ritenuta sproporzionata alla gravità del fatto, può essere oggetto di ridimensionamento da parte del giudice, senza che ciò integri un vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. TADDEI M. B. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4509/12 della Corte d'appello di Napoli, sezione quarta penale, datata 05.10.2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Margherita B. Taddei;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FODARONI ((omissis)), che ha concluso per annullamento con rinvio in punto di pena.

RITENUTO IN …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.