Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza breve n. 3404 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:3404SENB

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive adottato dall'amministrazione comunale in pendenza di una domanda di condono edilizio è illegittimo, in quanto in contrasto con l'art. 38 della legge n. 47/1985 (richiamato dall'art. 39 della legge n. 724/1994), il cui disposto impone all'amministrazione di astenersi, sino alla definizione del procedimento attivato per il rilascio della concessione in sanatoria, da ogni iniziativa repressiva che vanificherebbe a priori il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria. Pertanto, l'amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi sulla condonabilità o meno dell'opera edilizia abusiva, anche perché il provvedimento di demolizione non può costituire implicito rigetto della domanda di condono, stante l'art. 35, comma 15, della legge n. 47/1985 che impone la notificazione espressa del diniego al richiedente. Inoltre, qualora sia stata presentata una nuova domanda di condono edilizio ai sensi della legge n. 724/1994 per il medesimo manufatto abusivo, l'amministrazione comunale, prima di ordinare la demolizione, deve preventivamente esaminare tale istanza di condono, essendo illegittimo l'ordine di demolizione adottato senza aver previamente valutato la pendenza di tale nuova domanda di sanatoria. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione comunale non può procedere all'ordine di demolizione di opere edilizie abusive in pendenza di una domanda di condono edilizio, dovendo previamente pronunciarsi sulla condonabilità dell'opera e non potendo il provvedimento di demolizione costituire implicito rigetto della domanda, nonché dovendo valutare eventuali nuove istanze di condono presentate per il medesimo manufatto abusivo.

Sentenza completa

N. 02935/2011
REG.RIC.

N. 03404/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02935/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso n. 2935/2011, proposto da CIANCIO Domenico e ROMANO Valeria, rappresentati e difesi dagli avvocati Giancarlo Violante Ruggi d’Aragona, Ugo Gigi e Silio Italico Aedo Violante, con i quali è elettivamente domiciliato in Napoli, via Tino di Camaino n. 6;

contro

il Comune di Castellammare di Stabia, in persona del legale rappresentante pro tempore, Avvocato Donatangelo Cancelmo, rappresentato e difeso da sé stesso, nonché dall’avvocato Catello De Simone, e domiciliato in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R. per la Campania;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 12233 del 14 m…

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