Il provvedimento amministrativo che nega il titolo unico per la realizzazione di un intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato commerciale situato in prossimità di un corso d'acqua pubblico, sulla base del parere negativo vincolante del Genio Civile motivato dalla collocazione dell'immobile all'interno della fascia di protezione del corso d'acqua, rientra nella giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche ai sensi dell'art. 143 del R.D. n. 1775/1933, in quanto il provvedimento incide in maniera diretta e immediata sul regime delle acque pubbliche, interferendo con il corso d'acqua e la sua fascia di rispetto, a prescindere dalla contestazione della ricorrente circa l'effettiva compromissione del regolare deflusso delle acque. L'amministrazione, infatti, ha il potere di statuire e provvedere sulle opere che possono avere relazione con il buon regime delle acque pubbliche, ai sensi dell'art. 2 del R.D. n. 523/1904, e il provvedimento impugnato risulta direttamente funzionale a tale finalità di tutela, rientrando pertanto nella giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, quale giudice speciale competente in materia di acque pubbliche.