Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24615 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24615PEN

Massima

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Il giudice di appello che riforma in senso assolutorio la sentenza di condanna di primo grado deve offrire una motivazione puntuale e adeguata, che fornisca una razionale giustificazione della difforme conclusione adottata, senza limitarsi a una mera elencazione delle prove a disposizione ed esaminandone in maniera parziale la valenza dimostrativa. Il giudice di appello non può trascurare elementi di prova rilevanti già valorizzati dal giudice di primo grado, né frazionare artificiosamente il materiale informativo, omettendo di considerare decisivi elementi di conoscenza idonei a disarticolare l'impianto logico della decisione assolutoria. La sentenza di riforma deve contenere un analitico riesame del materiale probatorio vagliato dal primo giudice, al fine di offrire una nuova e compiuta struttura motivazionale idonea a dare adeguata ragione delle difformi conclusioni assunte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Perugia;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/01/2022 della Corte di appello di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Simone Perelli, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
uditi l…

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