Consiglio di Stato sentenza n. 4951 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:4951SENT

Massima

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Il vincolo di destinazione urbanistica di un'area a parcheggio pubblico, realizzabile anche attraverso l'iniziativa privata in regime di economia di mercato, costituisce un vincolo conformativo e non espropriativo della proprietà privata, per cui la sua reiterazione non necessita della contestuale previsione di un indennizzo, né di una puntuale motivazione sulle ragioni poste a base della eventuale reiterazione della previsione. Quando l'approvazione di un progetto preliminare e definitivo di un'opera pubblica, accompagnata dalla contestuale dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere e dalla fissazione dei termini per le procedure ablatorie, è disposta con il procedimento di cui all'art. 1 della legge n. 1 del 1978, la motivazione della reiterazione del vincolo è in re ipsa, ossia nella volontà concreta dell'amministrazione di realizzare immediatamente l'opera pubblica e non nella mera reiterazione formale di una destinazione urbanistica vincolante già scaduta. Pertanto, in tali casi, non è necessaria una puntuale e specifica motivazione sulla persistenza della pubblica utilità dell'opera, né una valutazione di soluzioni alternative, essendo sufficienti le esigenze individuate con riferimento allo svolgimento nella zona di attività e manifestazioni pubbliche. Inoltre, i termini per il compimento delle espropriazioni e per il compimento dei lavori, fissati nell'ambito del procedimento di cui all'art. 1 della legge n. 1 del 1978, non possono essere considerati fittizi o incerti, in assenza di elementi che ne dimostrino l'illegittimità.

Sentenza completa

N. 11475/2004
REG.RIC.

N. 04951/2011REG.PROV.COLL.

N. 11475/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11475 del 2004, proposto dalle:
sig.re ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dagli avv. ((omissis)), ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo di detti difensori, in Roma, via ((omissis)), n. 5;

contro

il Comune di Cavaso del Tomba, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il secondo di detti difensori, in Roma, via Lima, n. 15;
la Regione Veneto, non costituita in giudizio;
la Provincia di Treviso, non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza del T.A…

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