Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6234 del 16 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6234PEN

Massima

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Il falso accusatore, pur sapendo l'innocenza della persona denunciata, che rende dichiarazioni mendaci in sede giudiziaria, commette il reato di calunnia, il quale non può essere dichiarato estinto per prescrizione se non espressamente dedotto e rilevato dal giudice di merito. La completezza dell'istruttoria dibattimentale e l'assenza di nuove prove sopravvenute legittimano il giudice a decidere allo stato degli atti, senza necessità di disporre ulteriori accertamenti peritali, qualora le risultanze processuali consentano di ricostruire compiutamente il fatto e di escludere la fondatezza delle censure difensive. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, pronunciata per genericità e manifesta infondatezza dei motivi, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria, in assenza di giustificati motivi per escludere la sua colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 13-5-11 della Corte di Appello di Napoli, sezione 7;

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ((omissis));

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. IACOVIELLO Francesco, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1 .-. I…

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